Preparazione alla prova orale del concorso docenti 2024: strategie e approcci

Guida per affrontare con sicurezza la prova orale del concorso docenti 2024, affrontando ogni fase della preparazione: dall'analisi del bando, alle strategie di studio mirate, fino all'uso efficace delle tecnologie didattiche e alla creazione di lezioni simulate convincenti.

Cari candidati e future colleghe e colleghi, oggi condividiamo alcune strategie e approcci efficaci nella preparazione alla prova orale del concorso docenti 2024.
Questo concorso rappresenta un passaggio cruciale per l’ingresso nella professione docente ed è fondamentale affrontarlo con la giusta preparazione e consapevolezza.

Comprensione del Regolamento e del Bando

Innanzitutto, è essenziale una profonda comprensione del regolamento e del bando di concorso.
Il bando stabilisce le linee guida, i tempi e i criteri di valutazione.
Le prove orali, della durata massima di 30 minuti per infanzia e primaria e di 45 minuti per la secondaria, richiedono una preparazione specifica basata sulle indicazioni fornite dal bando.

È, inoltre, importante avere contezza dei criteri di valutazione stabiliti per la prova.

La Preparazione Specifica per il Posto

Posto Comune

Per il posto comune, l’accento è posto sull’accertamento delle conoscenze e competenze specifiche per la tipologia di posto per cui si concorre.
La preparazione deve quindi essere orientata verso le competenze didattiche generali, la capacità di progettazione didattica efficace, l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi degli ordinamenti didattici vigenti.

Posto di Sostegno

Per il posto di sostegno, l’attenzione si sposta verso la progettazione didattica e curricolare per garantire l’inclusione.
È quindi fondamentale approfondire le metodologie e le tecniche per l’impiego didattico di tecnologie e dispositivi elettronici multimediali, con un focus particolare sulle diverse tipologie di disabilità

Strategie di Studio

Dal momento che dovreste conoscere giorno e sede della prova orale con un preavviso di almeno quindici giorni, concentratevi sui seguenti suggerimenti:

  1. Approfondimento Teorico: Studiate approfonditamente le competenze teoriche specificate nel bando, utilizzando materiale aggiornato e risorse online.
  2. Simulazione delle Lezioni: Esercitatevi nella preparazione e presentazione di lezioni simulate, possibilmente davanti a un pubblico o utilizzando strumenti di registrazione, per migliorare la capacità di esposizione e la gestione del tempo.
  3. Criteri di valutazione: leggete con attenzione e tenete ben presenti i criteri di valutazione che sono stati comunicati insieme alla convocazione.
  4. Tecnologie Didattiche: Acquisite padronanza nell’uso delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali, sperimentandone l’uso in contesti didattici simulati.
  5. Lingua Inglese: Non trascurate la preparazione nella lingua inglese, essendo un requisito almeno al livello B2. Utilizzate corsi online, gruppi di studio o tutor personali per migliorare le vostre competenze linguistiche.

Allegato A

Per ciascuna tipologia di posto e classe di concorso, l’Allegato A dei rispettivi decreti presenta in modo chiaro gli argomenti sui quali può vertere la prova.

I rispettivi decreti sono:

  • Decreto n. 206/2023 per la scuola d’infanzia e primaria.
  • Decreto n. 205/2023 per la scuola secondaria.

Ricordatevi di avere ben presente i contenuti dell’Allegato A ed utilizzatelo come check list per organizzare studio e preparazione.

In cosa consiste la prova

La prova orale consiste sostanzialmente in due passaggi: una lezione simulata e una serie di domande disciplinari e di approfondimento.

La traccia su cui costruire la lezione simulata è sorteggiata dalla commissione nelle 24 ore precedenti all’orale e comunicata ai candidati via mail e, se presenti al sorteggio, anche in tempo reale. È fondamentale che leggiate con attenzione la traccia perché vi fornisce tutti gli elementi utili di contesto per costruire la lezione simulata.

Le domande che verranno poste saranno, invece, sorteggiate all’inizio dell’orale sulla base di una serie di quesiti già predisposti dalla commissione.

È importante ricordare che chi ha presentato più domande di partecipazione al concorso ha sostenuto una sola prova scritta, ma la prova orale sarà, invece, differente in base alla classe di concorso. Pertanto, chi partecipa per più classi di concorso o posti dovrà sostenere più prove orali.

Traccia per la lezione simulata

Dovrete ricordarvi di fare in modo che quanto elaborate per la lezione simulata faccia cogliere alla commissione la vostra capacità di progettazione e realizzazione dell’attività didattica adatta alla situazione sottoposta.

In vista della predisposizione della prova simulata, vi suggerisco di riflettere sull’inserimento di questi diversi elementi:

  • Titolo;
  • Destinatari;
  • Disciplina o campi di esperienza;
  • Competenze europee;
  • Intenzionalità educativa;
  • Traguardi di sviluppo delle competenze;
  • Obiettivi di apprendimento;
  • Compito di apprendimento;
  • Modalità di lavoro;
  • Tempi;
  • Setting;
  • Strumenti e mezzi;
  • Fasi del percorso;
  • Personalizzazione del percorso;
  • Riorganizzazione della conoscenza (come faccio riflettere gli alunni per interiorizzare quanto appreso? Come sviluppo la consapevolezza metacognitiva?);
  • Modalità di rilevazione degli apprendimenti.

La prova pratica

Per alcune classi di concorso della scuola secondaria è prevista anche una prova pratica. La stessa è legata a laboratori e a settori tecnici, richiede un’approfondita conoscenza teorica e pratica. È quindi cruciale esercitarsi nella simulazione delle lezioni, con particolare attenzione alle competenze tecniche richieste e all’uso didattico delle tecnologie.

Comunicazione convocazione prova orale.

Ciascun candidato riceve una comunicazione in cui sono indicati data, ora, sede della prova. Nella medesima comunicazione sono incluse le indicazioni su come si svolge la prova e quali siano i criteri di valutazione cui la commissione fa riferimento.

È importante che si legga con attenzione i criteri e se ne tenga conto per prepararsi ad affrontare la prova orale e l’eventuale prova pratica. 

Registri di analisi

Nel riflettere per progettare l’attività sulla base delle indicazioni fornite dalla commissione è importante che sappiate considerare diversi registri di analisi:

Registro epistemico: concerne la costruzione del sapere e come l’insegnante contribuisce a realizzarla.

Registro relazionale: concerne la gestione dei rapporti in funzione del contenuto degli scambi, il modo in cui le persone si impegnano.

Registro pragmatico: si riferisce alla gestione del funzionamento complessivo delle sequenze di insegnamento.

Questo vi potrà aiutare anche nel rispondere ai quesiti posti dalla commissione a completamento della prova orale.

Registro epistemico

Nell’ambito della gestione della progettazione didattica e della realizzazione di una lezione, il registro epistemico si presenta come una componente fondamentale per la definizione delle metodologie e delle pratiche più efficaci. Questo approccio mette in luce l’importanza di una serie di fasi e aspetti cruciali, quali la scelta dei contenuti, la mediazione didattica, la valutazione, i processi di negoziazione di senso e la guida alla problematizzazione.

La scelta dei contenuti rappresenta il fondamento su cui si costruisce l’intera architettura didattica. La selezione di materiali e argomenti pertinenti, aggiornati e stimolanti è vitale per catturare l’interesse degli studenti e per garantire che l’apprendimento sia significativo e duraturo. La pertinenza epistemica dei contenuti, inoltre, assicura che lo studente possa sviluppare una comprensione profonda e critica delle materie studiate.

La mediazione didattica sottolinea il ruolo dell’insegnante come facilitatore dell’apprendimento. Non si tratta semplicemente di trasferire conoscenze, ma di guidare gli studenti attraverso un percorso che li porti a costruire il proprio sapere. Questo implica l’utilizzo di tecniche e strumenti didattici che favoriscano l’engagement e la partecipazione attiva degli studenti, come il blended learning, il flipped classroom e l’apprendimento basato sui problemi.

Nel contesto della valutazione, è essenziale adottare approcci formativi che non si limitino alla mera misurazione delle competenze acquisite, ma che forniscano feedback costruttivi volti a migliorare il processo di apprendimento. Tecniche come la peer review, la valutazione formativa continua e l’autovalutazione stimolano la riflessione critica e promuovono una cultura dell’apprendimento basata sul miglioramento costante.

I processi di negoziazione di senso sono al cuore dell’apprendimento collaborativo e della costruzione della conoscenza. Attraverso il dialogo, la discussione e il confronto, gli studenti sono incoraggiati a esplorare diverse prospettive, a confrontarsi con punti di vista alternativi e a costruire un sapere condiviso che superi la mera assimilazione di informazioni.

La guida alla problematizzazione è una strategia didattica che stimola lo spirito critico e la capacità di pensiero analitico. Presentando problemi aperti, casi studio e scenari complessi, l’insegnante invita gli studenti a interrogarsi, a formulare ipotesi, a cercare soluzioni creative e a valutare le conseguenze delle diverse scelte. Questo approccio favorisce lo sviluppo di competenze trasversali, come il problem solving, il pensiero critico e la capacità di lavorare in team.

Registro relazionale

Il registro relazionale nella gestione della progettazione didattica e nella realizzazione di una lezione gioca un ruolo cruciale nel definire la qualità dell’interazione tra insegnanti e studenti e nel modellare l’ambiente di apprendimento. Questo aspetto della didattica sottolinea l’importanza delle dinamiche interpersonali e del clima emotivo nella classe, elementi che influenzano profondamente l’efficacia dell’apprendimento.

L’approvazione del sapere e la soddisfazione reciproca sono aspetti fondamentali che determinano la percezione dello studente del suo valore e del rispetto delle sue capacità intellettuali. Un ambiente in cui gli studenti si sentono valorizzati e dove il loro sapere è riconosciuto e approvato è essenziale per promuovere la motivazione intrinseca e l’impegno attivo nell’apprendimento.

Lo spazio e il turno di parola rappresentano elementi pratici ma significativi del registro relazionale. Garantire che tutti gli studenti abbiano la possibilità di esprimersi e di essere ascoltati senza temere giudizi negativi è fondamentale per creare un ambiente inclusivo e partecipativo. Questo approccio promuove la fiducia e la sicurezza, incentivando anche gli studenti più timidi a condividere le loro idee e opinioni.

Incoraggiamento e stimolo sono azioni che rafforzano la motivazione degli studenti e li spingono a superare i propri limiti. Attraverso il riconoscimento dei progressi e il supporto nei momenti di difficoltà, gli insegnanti possono ispirare gli studenti a perseguire l’eccellenza e a sviluppare una mentalità di crescita che vede le sfide come opportunità di apprendimento.

Il rapporto di potere, controllo, resistenza, persuasione e seduzione all’interno della classe riflette la complessità delle relazioni didattiche. Un approccio equilibrato, che combina autorevolezza con empatia, permette di gestire efficacemente la classe, promuovendo un ambiente di apprendimento basato sul rispetto reciproco e sulla collaborazione. La capacità di persuadere e sedurre, nel senso positivo di coinvolgere emotivamente e intellettualmente gli studenti, è fondamentale per trascinare la classe verso obiettivi condivisi di apprendimento.

Gli interventi che favoriscono la relazione includono tutte quelle pratiche didattiche che rafforzano i legami tra insegnanti e studenti e tra gli studenti stessi. Attività collaborative, progetti di gruppo, discussioni guidate e momenti di riflessione condivisa sono esempi di come è possibile costruire una comunità di apprendimento coesa e solidale.

La devoluzione dei compiti, infine, rappresenta un passaggio cruciale nel processo di apprendimento, dove l’insegnante trasferisce progressivamente la responsabilità dell’apprendimento agli studenti. Questa pratica promuove l’autonomia, la responsabilità e la capacità di auto-regolazione, preparando gli studenti a diventare attivi e indipendenti, capaci di gestire il proprio percorso formativo.

Registro pragmatico

Il registro pragmatico nella gestione della progettazione didattica e nella realizzazione di una lezione si focalizza sull’aspetto operativo dell’insegnamento, ovvero su come l’insegnante organizza e gestisce concretamente l’attività didattica in aula. Questo approccio enfatizza l’uso efficace del linguaggio, sia verbale che non verbale e di altre risorse pragmatiche per facilitare un apprendimento efficiente e dinamico.

Il linguaggio usato dall’insegnante per gestire spazio, tempo e compito rappresenta una delle leve più potenti a sua disposizione. Attraverso istruzioni chiare, domande mirate e feedback tempestivi, l’insegnante guida gli studenti attraverso il processo di apprendimento, aiutandoli a navigare tra i contenuti e le attività proposte. La capacità di adattare il linguaggio al contesto e alle esigenze degli studenti, variando il registro in base alla situazione e all’obiettivo didattico, è fondamentale per mantenere l’attenzione e stimolare la curiosità.

Pilotare l’evolversi delle sequenze didattiche richiede un’attenta pianificazione e una flessibilità operativa. L’insegnante deve essere in grado di anticipare le reazioni degli studenti e di adattare il proprio approccio in base all’andamento della lezione, introducendo variazioni o approfondimenti quando necessario per mantenere alto il livello di engagement e ottimizzare i tempi di apprendimento. 

La gestione del gruppo è un altro aspetto chiave del registro pragmatico. Creare un ambiente di classe positivo e inclusivo, in cui ogni studente si senta parte di una comunità di apprendimento, richiede competenze specifiche in termini di leadership, gestione dei conflitti e promozione della collaborazione. L’insegnante deve saper riconoscere e valorizzare le diversità, incoraggiando il rispetto reciproco e sfruttando la ricchezza di prospettive che caratterizza una classe eterogenea.

Coordinare i turni di parola è essenziale per garantire che la comunicazione in classe sia equa e produttiva. Attraverso strategie come la distribuzione equa della parola, l’incoraggiamento della partecipazione attiva e la moderazione delle discussioni, l’insegnante può assicurare che tutti gli studenti abbiano l’opportunità di esprimersi e di contribuire al dibattito, promuovendo al tempo stesso un ascolto attivo e rispettoso.

L’uso di linguaggi, verbale e non verbale, gioca un ruolo cruciale nella comunicazione efficace. Il tono della voce, il contatto visivo, i gesti e l’espressione corporea possono rafforzare il messaggio verbale, trasmettere entusiasmo e interesse e creare un clima di apertura e fiducia. La competenza nell’uso del linguaggio non verbale è particolarmente importante in contesti educativi, dove la presenza fisica e l’espressività dell’insegnante possono influenzare profondamente l’atmosfera della classe.

Infine, riconoscere che la classe è un sistema di interazioni e di influenze reciproche significa comprendere la complessità della dinamica di gruppo e sfruttarla a vantaggio dell’apprendimento. Ogni studente contribuisce al clima della classe con la propria personalità, le proprie esperienze e il proprio comportamento, creando un tessuto di relazioni che l’insegnante deve saper gestire e influenzare positivamente.

Riflessioni

Ricordate: la chiave per un’efficace preparazione alla prova orale del concorso docenti 2024 risiede nella capacità di integrare la teoria con la pratica, l’uso innovativo delle tecnologie didattiche e la capacità di comunicare efficacemente le vostre competenze e la vostra passione per l’insegnamento.

Approcciatevi a questa sfida con determinazione, curiosità e apertura mentale.
Buona preparazione a tutti voi!

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faq correlate

leggi la FAQ
Che tipo di conoscenze sono richieste per superare la prova del concorso docenti?

È richiesto un dominio sicuro dei contenuti dei sistemi simbolico-culturali, le conoscenze pedagogico-didattiche, psicopedagogiche, competenze sociali e la familiarità con alcuni documenti ministeriali fondamentali, indicati nell’allegato A dei rispettivi regolamenti del concorso docenti.

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Quanto tempo è disponibile per completare la prova scritta?

I candidati hanno a disposizione 100 minuti per completare la prova scritta del concorso docenti che consiste in 50 domande risposta multipla.

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Come viene valutata la prova scritta del concorso docenti 2024?

Ogni risposta corretta vale 1 punto, mentre le risposte errate o non date valgono 0 punti. È necessario raggiungere almeno 70 punti su 100 per superare la prova del Concorso Docenti.

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È necessario conoscere la legislazione scolastica per il concorso?

Non sono previsti quesiti specifici sulla normativa, ma è indispensabile conoscere una serie di documenti ministeriali che contengono riferimenti pedagogici e didattici importanti.

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Quali sono i principali temi di studio per la prova del concorso docenti?

I temi riguardano l’area pedagogica, psico-pedagogica, metodologico didattica, della lingua inglese e dell’utilizzo delle tecnologie della informazione e della comunicazione (ICT) nell’attività didattica.

Includono i fondamenti di psicologia dello sviluppo, la didattica individualizzata e personalizzata, l’inclusione scolastica, l’autonomia scolastica e i principi dell’autovalutazione di istituto.

Le prove non prevedono quesiti specifici sulla legislazione scolastica ma l’allegato A dei rispettivi regolamenti del concorso docenti prevede la conoscenza di alcuni documenti imprescindibili.

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Ci sono differenze nei contenuti da studiare in base all’ordine di scuola?

Sì, l’Allegato A dei rispettivi regolamenti del concorso docenti dettaglia le specificità per ordine di scuola: il D.M. 206 per la scuola dell’infanzia e primaria; il D.M 205 per la scuola secondaria.

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Come si può approfondire la preparazione per la prova?

È consigliato approfondire le aree tematiche previste dall’allegato A del D.M. 205 per la scuola secondaria e del D.M. 206 per la scuola d’infanzia e primaria.

È fondamentale familiarizzare con il formato computerizzato della prova esercitandosi con prove di simulazione sui contenuti richiesti.

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Quali strategie si suggeriscono per affrontare al meglio la prova scritta?

La chiave sta nell’approfondire le conoscenze nelle aree di competenza richieste: pedagogiche, psico-padagogiche, metodologiche didattiche, sulla lingua inglese e sull’utilizzo delle tecnologie della informazione e della comunicazione (ICT) nell’attività didattica.

Organizzare uno studio metodico e esercitarsi con test di simulazione della prova per abituarsi al format computerizzato della selezione.

leggi la FAQ
Qual è la struttura della prova scritta del concorso docenti 2024?

La prova scritta del concorso docenti è composta da quesiti a risposta multipla su aree di competenza specifiche: pedagogica (10 domande), psicopedagogica (15 domande), metodologico didattica (15 domande), livello almeno B2 della lingua inglese (5 quesiti), competenze digitali e uso delle tecnologie della informazione e della comunicazione (ICT) nell’attività didattica (5 quesiti).

FAQ

01

La prova scritta del concorso docenti è composta da quesiti a risposta multipla su aree di competenza specifiche: pedagogica (10 domande), psicopedagogica (15 domande), metodologico didattica (15 domande), livello almeno B2 della lingua inglese (5 quesiti), competenze digitali e uso delle tecnologie della informazione e della comunicazione (ICT) nell’attività didattica (5 quesiti).

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normativa

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Allegato A D.M. 205/2023

L’Allegato A del DM 205 del 26 ottobre 2023 delinea dettagliatamente i programmi concorsuali per la scuola secondaria di primo e secondo grado, coprendo aspetti cruciali come il dominio dei contenuti disciplinari, la psicologia dell’apprendimento, la didattica individualizzata, le competenze digitali, l’autovalutazione istituzionale, la legislazione scolastica e l’inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali.

Offre una guida completa ai candidati che si preparano al concorso, enfatizzando la necessità di un approccio educativo inclusivo e aggiornato, integrato da solide competenze digitali e metodologiche.

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Allegato A D.M. 206/2023

Il documento “Allegato A del DM 206 del 26 ottobre 2023” presenta in dettaglio i programmi concorsuali per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria, inclusi i posti di sostegno. Offre una guida esaustiva delle conoscenze e competenze culturali e professionali richieste ai candidati, coprendo aree come la padronanza dei contenuti disciplinari, la psicologia dell’apprendimento, l’educazione inclusiva, l’uso didattico delle tecnologie, e la legislazione scolastica.

È un documento fondamentale per docenti e aspiranti insegnanti che mirano a prepararsi efficacemente per il concorso.

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DPR n. 80 del 28 marzo 2013

Il D.P.R. 80/2013 istituisce il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) per migliorare la qualità dell’istruzione e la formazione in Italia. Stabilisce l’organizzazione e gli obiettivi dell’SNV, definendo ruoli per INVALSI, INDIRE e il contingente ispettivo. Introduce procedure di autovalutazione e valutazione esterna per le scuole, mirando al sostegno ed al miglioramento continuo.

È parte degli sforzi per adeguare il sistema di istruzione e formazione alle normative europee e internazionali, enfatizzando la trasparenza e la responsabilità nella gestione scolastica.

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D.M. 205/2023

Il DM 205/2023 è il regolamento relativo al concorso docenti nell’ambito del PNNR. Il decreto dettaglia il nuovo sistema di reclutamento per docenti di scuola secondaria, mirando a sanare il problema del precariato.

Questo decreto è parte integrante degli interventi finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), prevedendo selezioni tramite concorsi basati su prove d’esame e valutazione dei titoli, con l’obiettivo di assicurare l’inserimento di docenti qualificati nel sistema scolastico italiano. Questa misura si propone di rispondere alle esigenze di aggiornamento e qualità nell’insegnamento.

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D.M. 206/2023

Il DM 206/2023 è il regolamento che stabilisce criteri specifici per concorsi nella scuola d’infanzia e primaria ed è parte della riforma del PNRR.

Il decreto prevede prove specifiche per valutare conoscenze e competenze pedagogiche, psico-pedagogiche, metodologico didattiche e cerca di assicurare un reclutamento rispondente alle necessità formative contemporanee, provando a trovare soluzione al problema del precariato.

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Normativa
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