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Aula24 / Normativa Scolastica / DPCM del 4 agosto 2023

DPCM del 4 agosto 2023

Il DPCM del 4 agosto 2023 delinea il quadro della formazione iniziale e del reclutamento. È inserito nel PNRR.

DPCM del 4 agosto 2023

Il DPCM del 4 agosto 2023 regolamenta la formazione iniziale ed il reclutamento.

Esso stabilisce il percorso universitario e accademico per ottenere l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Il decreto definisce i contenuti e la strutturazione dell’offerta formativa, i requisiti per i centri formativi, le modalità organizzative e i criteri per la valutazione finale.

Questo si inserisce nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, mirando a rivedere il sistema di reclutamento e di formazione dei docenti, con l’intento di risolvere il problema del precariato in Italia.

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normativa
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Legge n. 53 del 2003

La Legge 53 del 2003 è un atto legislativo che delega al Governo la definizione delle norme generali sull’istruzione e i livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale.

Promuove la crescita e valorizzazione della persona umana, rispettando le differenze individuali e le scelte educative delle famiglie, nell’ambito della cooperazione tra scuola e genitori.

Prevede, tra le altre cose, l’introduzione dell’alternanza scuola-lavoro nel sistema di istruzione.

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Legge 59 del 1997 – Articolo 21

L’articolo 21 della Legge 15 marzo 1997 n. 59 riguarda l’autonomia delle istituzioni scolastiche italiane. Il processo rientra nella più ampia riforma della pubblica amministrazione nota come riforma Bassanini. Esso prevede la progressiva attribuzione di funzioni amministrative dalle autorità centrali e periferiche alle istituzioni scolastiche. Questo include l’estensione della personalità giuridica e l’ampliamento dell’autonomia per tutti i tipi di istituti di istruzione.

Vengono stabiliti criteri per l’attribuzione di autonomia e personalità giuridica, basati su requisiti dimensionali e territoriali specifici. La legge promuove anche l’autonomia organizzativa e didattica, incentivando la flessibilità, l’efficienza e l’efficacia del servizio scolastico, l’integrazione delle risorse e l’uso di tecnologie innovative.

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Legge 107 del 2015

La Legge 107 del 2015, nota come La Buona Scuola, è una riforma del sistema scolastico italiano. Ha come finalità prioritaria il rilancio dell’autonomia delle istituzioni scolastiche. Rafforza l’orientamento attraverso la realizzazione obbligatorio dell’esperienze dell’alternanza scuola-lavoro e introduce elementi innovativi attraverso il Piano Nazionale Scuola Digitale.

Ha inoltre introdotto il compenso per la valorizzazione del merito e la carta per la formazione del personale docente. Il testo ha previsto alcune deleghe al Governo che ha, conseguentemente, emanato decreti specifici.

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Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile 2005

Il Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile 2005 stabilisce le norme generali relative all’alternanza scuola-lavoro, come previsto dall’articolo 4 della legge 28 marzo 2003 n.53. Questo decreto disciplina l’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione, sia nei licei che nel sistema di istruzione e formazione professionale.

L’obiettivo è fornire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro, combinando periodi di studio e lavoro sotto la responsabilità delle istituzioni scolastiche o formative. Le disposizioni includono la progettazione, attuazione, verifica e valutazione dei percorsi di alternanza, nonché la collaborazione con imprese e enti per esperienze lavorative formative.

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Decreto legislativo n. 63 del 2017

Il Decreto Legislativo n. 63 del 2017 si focalizza sull’effettiva realizzazione del diritto allo studio, delineando prestazioni relative ai servizi alla persona e migliorando la Carta dello Studente.

Include disposizioni sui servizi educativi e strumentali, dettagliando i requisiti per l’accesso a tali prestazioni e i principi per il potenziamento della Carta dello Studente.

Il decreto è parte di un quadro più ampio volto a garantire e facilitare l’accesso all’istruzione e ai servizi correlati per gli studenti.

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Decreto legislativo n. 62 del 2017

Il Decreto Legislativo n. 62 del 2017 stabilisce norme sulla valutazione degli apprendimenti e sulla certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione e sugli esami di Stato. Questo decreto mira a riformare la valutazione degli studenti, enfatizzando la valutazione formativa, coerente con l’offerta formativa delle scuole.

Inoltre, tratta la valutazione del comportamento e la partecipazione a rilevazioni nazionali e internazionali per valutare la qualità del sistema educativo. Include anche disposizioni per la valutazione degli studenti con cittadinanza non italiana.

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Decreto legislativo n. 61 del 2017

Il Decreto Legislativo n. 61 del 2017 riguarda la revisione dei percorsi dell’istruzione e formazione professionale. Esso mira a ridefinire gli indirizzi e a potenziare le attività didattiche laboratoriali all’interno di questi percorsi.

Il decreto enfatizza l’importanza della personalizzazione e l’integrazione tra scuola e mondo del lavoro. Prevede l’istituzione di scuole come laboratori di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica e mira a formare gli studenti sulle competenze chiave, favorendo l’orientamento, in linea con le esigenze economiche del Paese.

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Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994

Il Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994, rappresenta il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione per le scuole di ogni ordine e grado in Italia.

Esso racchiude e organizza norme relative a vari aspetti del sistema scolastico, dalla struttura e organizzazione delle scuole, ai diritti e doveri del personale docente e studenti, fino alla gestione amministrativa e finanziaria delle istituzioni educative. Questo testo unico è fondamentale per comprendere il quadro legislativo dell’istruzione in Italia.

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Decreto Legge n. 69 del 13 giugno 2023

Il Decreto Legge n. 69 del 2023 introduce misure urgenti per l’adeguamento della legislazione italiana agli obblighi derivanti dall’Unione Europea.

In particolare include disposizioni relative all’estensione della carta del docente per la formazione e l’aggiornamento al personale docente incaricato annuale.

Include disposizioni relative a diverse aree, come il settore bancario, fiscale, della salute e dell’ambiente. Mirando a evitare sanzioni e procedure di infrazione, il decreto si concentra sull’armonizzazione delle norme nazionali con gli atti normativi europei e le sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

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Decreto del Presidente della Repubblica n. 275 del 8 marzo 1999

Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 275 del 8 marzo 1999 stabilisce le norme relative al riconoscimento dell’autonomia delle istituzioni scolastiche italiane.

Definisce i principi dell’autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, sperimentazione e sviluppo. Demanda a ciascuna istituzione scolastica autonoma la definizione e l’approvazione del piano dell’offerta formativa e del curricolo di istituto.

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Normativa

01

Il Decreto Legislativo n. 61 del 2017 riguarda la revisione dei percorsi dell’istruzione e formazione professionale. Esso mira a ridefinire gli indirizzi e a potenziare le attività didattiche laboratoriali all’interno di questi percorsi.

Il decreto enfatizza l’importanza della personalizzazione e l’integrazione tra scuola e mondo del lavoro. Prevede l’istituzione di scuole come laboratori di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica e mira a formare gli studenti sulle competenze chiave, favorendo l’orientamento, in linea con le esigenze economiche del Paese.

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02

La Legge 53 del 2003 è un atto legislativo che delega al Governo la definizione delle norme generali sull’istruzione e i livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale.

Promuove la crescita e valorizzazione della persona umana, rispettando le differenze individuali e le scelte educative delle famiglie, nell’ambito della cooperazione tra scuola e genitori.

Prevede, tra le altre cose, l’introduzione dell’alternanza scuola-lavoro nel sistema di istruzione.

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03

La Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro è un documento che stabilisce i diritti e doveri degli studenti coinvolti in percorsi di alternanza scuola-lavoro.

Definisce le responsabilità delle istituzioni scolastiche, degli enti ospitanti e degli studenti stessi. Include norme sulla durata dell’alternanza, la formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e la certificazione delle competenze acquisite.

È orientata a garantire un’esperienza formativa sicura, coerente con gli studi e rispettosa dei diritti degli studenti.

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04

L’articolo 21 della Legge 15 marzo 1997 n. 59 riguarda l’autonomia delle istituzioni scolastiche italiane. Il processo rientra nella più ampia riforma della pubblica amministrazione nota come riforma Bassanini. Esso prevede la progressiva attribuzione di funzioni amministrative dalle autorità centrali e periferiche alle istituzioni scolastiche. Questo include l’estensione della personalità giuridica e l’ampliamento dell’autonomia per tutti i tipi di istituti di istruzione.

Vengono stabiliti criteri per l’attribuzione di autonomia e personalità giuridica, basati su requisiti dimensionali e territoriali specifici. La legge promuove anche l’autonomia organizzativa e didattica, incentivando la flessibilità, l’efficienza e l’efficacia del servizio scolastico, l’integrazione delle risorse e l’uso di tecnologie innovative.

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05

Il Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile 2005 stabilisce le norme generali relative all’alternanza scuola-lavoro, come previsto dall’articolo 4 della legge 28 marzo 2003 n.53. Questo decreto disciplina l’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione, sia nei licei che nel sistema di istruzione e formazione professionale.

L’obiettivo è fornire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro, combinando periodi di studio e lavoro sotto la responsabilità delle istituzioni scolastiche o formative. Le disposizioni includono la progettazione, attuazione, verifica e valutazione dei percorsi di alternanza, nonché la collaborazione con imprese e enti per esperienze lavorative formative.

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06

La Legge 107 del 2015, nota come La Buona Scuola, è una riforma del sistema scolastico italiano. Ha come finalità prioritaria il rilancio dell’autonomia delle istituzioni scolastiche. Rafforza l’orientamento attraverso la realizzazione obbligatorio dell’esperienze dell’alternanza scuola-lavoro e introduce elementi innovativi attraverso il Piano Nazionale Scuola Digitale.

Ha inoltre introdotto il compenso per la valorizzazione del merito e la carta per la formazione del personale docente. Il testo ha previsto alcune deleghe al Governo che ha, conseguentemente, emanato decreti specifici.

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articoli

Legge 107 del 2015: la Buona Scuola

Guida chiara e completa sulla Legge 107 del 2015, nota come la Buona Scuola, che orienta e fornisce aggiornamenti.

Percorso 60 CFU per l’Insegnamento: Guida Completa per Aspiranti Docenti

Guida completa su come diventare insegnante e poter lavorare nella scuola.

Guida Essenziale per Docenti Supplenti. Normativa, Burocrazia e Strategie per il Successo

Tutto ciò che i docenti supplenti devono sapere: dalla normativa scolastica alle procedure burocratiche.

Autonomia scolastica e innovazione: verso una nuova era educativa

L'autonomia scolastica necessita ancora di trovare piena attuazione. Vediamo possibili percorsi.

La Buona Scuola: un’analisi critica e prospettive future della legge 107 del 2015

La finalità della Buona scuola, la legge 107 del 2015, è riuscita?

Interpelli Supplenze: Guida Pratica per i Docenti su Come Candidarsi

Gli interpelli supplenze sono una procedura fondamentale per il reclutamento dei docenti.

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Come funziona l’alternanza scuola-lavoro secondo la Legge 107 del 2015?

L’alternanza scuola-lavoro, secondo la legge 107 del 2015, prevede che gli studenti partecipino a periodi di formazione presso aziende, enti pubblici e strutture del territorio, acquisendo competenze pratiche. La revisione attraverso il PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) ha come finalità prioritaria l’orientamento.

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Cos’è il PTOF e quale ruolo ha nella Buona Scuola?

Il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) è un documento che ogni scuola deve redigere per pianificare e comunicare la propria offerta formativa, coerente con gli obiettivi nazionali e le esigenze locali. Dall’anno scolastico 2015/16, anno di entrata in vigore della Buona scuola, il POF diventa triennale.

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Cosa prevede l’alternanza scuola-lavoro nella Buona Scuola?

La Legge 107 del 2015 rende obbligatoria l’alternanza scuola-lavoro per gli istituti tecnici e professionali (400 ore) e per i licei (200 ore), estendendo la collaborazione con enti vari per arricchire l’esperienza degli studenti. La revisione dell’alternanza attraverso i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) ha previsto un numero minimo di ore obbligatorie che sono 210 ore nei professionali, 150 ore nei tecnici e 90 ore nei licei.

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Quali sono gli obiettivi principali della Legge 107 del 2015?

Gli obiettivi principali della legge 107 del 2015 sono migliorare la qualità e l’equità dell’istruzione italiana, promuovere l’autonomia delle scuole, l’inclusione degli studenti con disabilità e introdurre nuovi modelli educativi.

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Quali sono le iniziative digitali incluse nella Legge 107 del 2015?

La legge 107 del 2015 introduce il Piano Nazionale per la Scuola Digitale, mirato a potenziare le competenze digitali degli studenti e integrare tecnologie innovative nell’insegnamento e negli aspetti organizzativi e amministrativi della scuola.

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Quali sono le novità sul reclutamento dei docenti introdotte dalla legge?

La Legge 107 del 2015 ha introdotto l’organico dell’autonomia, un piano straordinario di assunzioni e i Percorsi FIT per l’accesso ai ruoli dei docenti.

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Che cosa prevede il DPCM del 4 Agosto 2023?

Il DPCM del 4 Agosto 2023 è un decreto che stabilisce nuove norme per la formazione iniziale, l’abilitazione e l’accesso alla professione docente in Italia, inserendosi negli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

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Chi può accedere al percorso dei 60 CFU?

Il percorso di 60 CFU è aperto a tutti gli aspiranti insegnanti che hanno completato la loro formazione universitaria e soddisfano i requisiti specificati dalle nuove normative.

Gli studenti universitari interessati all’insegnamento possono inserire il percorso nel loro piano di studi, purché abbiano già maturato 180 CFU nel percorso di laurea.

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Come si accede alla professione docente dopo la riforma?

L’accesso alla professione docente avviene tramite un concorso pubblico e nazionale, organizzato su base regionale o interregionale, seguito da un periodo di prova e formazione in servizio.

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Quali competenze sono richieste per superare il concorso Docenti?

Il concorso docenti verifica le competenze pedagogiche, disciplinari, didattiche, metodologiche, nonché la padronanza della lingua inglese e delle competenze digitali degli aspiranti docenti.

FAQ

01

Gli obiettivi principali della legge 107 del 2015 sono migliorare la qualità e l’equità dell’istruzione italiana, promuovere l’autonomia delle scuole, l’inclusione degli studenti con disabilità e introdurre nuovi modelli educativi.

02

L’alternanza scuola-lavoro, secondo la legge 107 del 2015, prevede che gli studenti partecipino a periodi di formazione presso aziende, enti pubblici e strutture del territorio, acquisendo competenze pratiche. La revisione attraverso il PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) ha come finalità prioritaria l’orientamento.

03

La Legge 107 del 2015 ha introdotto l’organico dell’autonomia, un piano straordinario di assunzioni e i Percorsi FIT per l’accesso ai ruoli dei docenti.

04

Il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) è un documento che ogni scuola deve redigere per pianificare e comunicare la propria offerta formativa, coerente con gli obiettivi nazionali e le esigenze locali. Dall’anno scolastico 2015/16, anno di entrata in vigore della Buona scuola, il POF diventa triennale.

05

La legge 107 del 2015 introduce il Piano Nazionale per la Scuola Digitale, mirato a potenziare le competenze digitali degli studenti e integrare tecnologie innovative nell’insegnamento e negli aspetti organizzativi e amministrativi della scuola.

06

La Legge 107 del 2015 rende obbligatoria l’alternanza scuola-lavoro per gli istituti tecnici e professionali (400 ore) e per i licei (200 ore), estendendo la collaborazione con enti vari per arricchire l’esperienza degli studenti. La revisione dell’alternanza attraverso i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) ha previsto un numero minimo di ore obbligatorie che sono 210 ore nei professionali, 150 ore nei tecnici e 90 ore nei licei.

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