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PTOF: Cos’è e perché ogni Docente deve Conoscerlo

Il Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) è molto più di un semplice documento amministrativo: è la chiave per comprendere la visione educativa e organizzativa di una scuola. In questo articolo, esploreremo come il PTOF definisca le strategie didattiche e come ogni docente, inclusi i supplenti, possa utilizzarlo per contribuire al successo formativo degli studenti.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è molto più di un semplice documento amministrativo: rappresenta l’identità e la direzione strategica di ogni scuola. Per i docenti, il PTOF non è solo una formalità da conoscere, ma uno strumento fondamentale per orientarsi e per operare efficacemente all’interno dell’istituzione scolastica, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi didattici ed educativi. In questo articolo, esploreremo cos’è il PTOF, come è strutturato e quale ruolo ricoprano i docenti, anche i supplenti, nell’implementazione del piano.

Cos’è il PTOF?

Il PTOF è il documento che ogni scuola deve redigere secondo quanto stabilito dalla legge n. 107 del 2015, conosciuta come “Buona Scuola”. Questo documento sostituisce il precedente Piano dell’Offerta Formativa (POF), che era stato introdotto per le scuole dopo il riconoscimento dell’autonomia scolastica attraverso il DPR 275 del 1999. Mentre il POF, il piano dell’offerta formativa, copriva un arco temporale di un anno, il PTOF si estende su tre anni, delineando la visione strategica dell’istituto scolastico.

Il PTOF è molto più di un insieme di linee guida: riflette le direttive del Ministero dell’Istruzione, tiene conto del contesto socio-economico in cui la scuola opera e si adatta alle esigenze e peculiarità specifiche dell’istituzione scolastica. Questo significa che ogni scuola, pur operando all’interno di un quadro normativo nazionale, può sviluppare un piano su misura per la propria comunità e per i bisogni dei propri studenti.

La Struttura del PTOF

Il PTOF si articola in diverse sezioni, ognuna delle quali affronta aspetti cruciali della vita scolastica.
Le sezioni principali includono:

  1. Introduzione e contesto: In questa parte viene descritta la missione e la visione della scuola, con un’analisi del contesto socio-economico e culturale in cui opera. È qui che la scuola spiega come intende contribuire alla crescita educativa dei propri studenti, tenendo conto delle specificità del territorio.
  2. Obiettivi educativi: Gli obiettivi sono suddivisi in generali e specifici. Gli obiettivi generali fanno riferimento alle finalità educative nazionali, come lo sviluppo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente. Queste competenze includono l’alfabetizzazione funzionale, la matematica e le competenze sociali e civiche. Gli obiettivi specifici, invece, sono adattati alle caratteristiche del contesto scolastico locale e possono comprendere, ad esempio, il potenziamento delle competenze linguistiche o lo sviluppo della creatività.
  3. Progettazione curricolare: Questa sezione riguarda la pianificazione delle attività didattiche per ogni classe e disciplina. I curricoli disciplinari delineano gli obiettivi di apprendimento, i contenuti da trattare durante l’anno scolastico, le metodologie didattiche utilizzate e i criteri di valutazione delle competenze. I curricoli interdisciplinari, invece, favoriscono l’apprendimento trasversale e lo sviluppo di competenze complesse attraverso progetti che coinvolgono più discipline, come le scienze, la tecnologia, l’arte e la matematica (discipline STEAM).
  4. Progettazione extracurricolare: Un’importante parte del PTOF riguarda le attività extracurricolari, che arricchiscono e completano l’offerta formativa.
    Queste attività comprendono:
    • Laboratori pratici e sperimentali per favorire l’apprendimento attivo, come laboratori di scienze, tecnologia, arte o teatro.
    • Uscite didattiche presso musei, mostre, aziende e altri luoghi di interesse culturale e scientifico.
    • Scambi culturali con scuole di altri paesi, che promuovono la comprensione interculturale e l’apprendimento delle lingue straniere.
  5. Organizzazione e risorse: Questa sezione descrive l’organizzazione interna della scuola, la distribuzione delle risorse umane e materiali e l’uso degli spazi scolastici.
    Include:
    • Personale scolastico: Una descrizione dettagliata delle funzioni e delle responsabilità del personale docente, amministrativo e tecnico.
    • Strutture e attrezzature: L’uso degli spazi scolastici, dalle aule ai laboratori, dalle palestre alle attrezzature tecnologiche, viene gestito per supportare al meglio le attività didattiche e amministrative.
    • Piano di formazione: Attività di formazione e aggiornamento continuo per il personale, essenziali per migliorare la qualità dell’insegnamento e per rimanere al passo con le nuove tecnologie educative.
  6. Valutazione e monitoraggio: Il PTOF prevede un piano di valutazione degli obiettivi didattici, educativi e organizzativi. Viene condotta sia attraverso processi di autovalutazione, in cui la scuola analizza i propri punti di forza e debolezza, sia mediante valutazioni esterne, come quelle dell’Invalsi, che offrono una prospettiva oggettiva sulla qualità dell’offerta formativa.

Inclusione e PTOF

Un aspetto cruciale del PTOF è l’inclusione. La scuola deve garantire che tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro condizioni socioeconomiche, fisiche o cognitive, abbiano accesso a un’educazione di qualità e possano raggiungere il personale successo formativo.
Gli strumenti utilizzati per raggiungere questo obiettivo includono:

  • Piani educativi individualizzati (PEI) per gli studenti con disabilità, che delineano obiettivi educativi personalizzati.
  • Piani didattici personalizzati (PDP) per studenti con bisogni educativi speciali (BES) o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), che prevedono misure di supporto mirate.
  • Progetti di inclusione sociale, volti a prevenire fenomeni di discriminazione e bullismo e a promuovere la partecipazione di tutti gli studenti alla vita scolastica.

Il Ruolo dei Docenti Supplenti

Anche i docenti supplenti, che potrebbero lavorare in una scuola per un solo anno, hanno un ruolo essenziale nell’implementazione del PTOF. È fondamentale che comprendano pienamente il contenuto del piano per integrarsi al meglio nella comunità scolastica e garantire la continuità didattica.

Per i supplenti, è importante:

  • Consultare attentamente il PTOF per capire gli obiettivi educativi e le strategie della scuola.
  • Allineare le proprie attività didattiche con i curricoli disciplinari e interdisciplinari descritti nel PTOF.
  • Partecipare attivamente alle attività collegiali, come i consigli di classe e le riunioni di dipartimento e collaborare con il personale scolastico per garantire coerenza nell’applicazione delle linee guida educative.

Il PTOF come strumento strategico per la scuola

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa rappresenta il fulcro della vita scolastica, fornendo una visione chiara degli obiettivi educativi e delle strategie didattiche che la scuola adotterà nei tre anni successivi. Per i docenti, comprenderlo appieno è essenziale per svolgere efficacemente il proprio ruolo e per garantire il successo educativo degli studenti.

Non è solo un documento amministrativo, ma un vero e proprio progetto educativo che richiede la partecipazione e il coinvolgimento di tutto il personale scolastico, inclusi i supplenti. Attraverso una solida comprensione del PTOF, i docenti possono contribuire a creare un ambiente di apprendimento inclusivo, stimolante e ben organizzato, che favorisca il successo formativo di ogni studente.

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DPR 275/99: La Chiave dell’Autonomia Scolastica Italiana

Il DPR 275/99 riguarda l’autonomia delle istituzioni scolastiche in vari ambiti, tra cui didattica, organizzazione, ricerca e sviluppo.
Sinteticamente, stabilisce che le scuole, nell’esercizio della loro autonomia, devono:

  1. Didattica e Valutazione: Promuovere iniziative di recupero, sostegno e orientamento, definendo i criteri di valutazione degli alunni e dei risultati raggiunti dalle scuole stesse.
  2. Strumenti e Metodologie: Scegliere strumenti didattici, inclusi i libri di testo, in coerenza con il Piano dell’offerta formativa, favorendo l’uso di tecnologie innovative.
  3. Crediti Formativi: Definire i criteri per il riconoscimento dei crediti e il recupero dei debiti scolastici, tenendo conto dei passaggi tra indirizzi di studio e dell’integrazione con la formazione professionale e il lavoro.
  4. Organizzazione: Gestire in modo flessibile l’orario scolastico e l’impiego dei docenti, promuovendo l’innovazione e il miglioramento dell’offerta formativa.
  5. Ricerca e Sperimentazione: Sostenere la ricerca didattica e l’innovazione metodologica, collaborando con enti locali e istituti di ricerca.
  6. Collaborazione tra Scuole: Creare reti di scuole per condividere esperienze, progetti e risorse, incentivando anche lo scambio di docenti.

In generale, il DPR n. 275 del 1999 supporta un’ampia flessibilità e autonomia organizzativa delle scuole, garantendo tuttavia il rispetto degli obiettivi nazionali e promuovendo la collaborazione con enti locali e altri istituti.

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