La scuola come comunità educante e democratica: verso un rinnovato esercizio dell’autonomia scolastica
La scuola è riconosciuta come una comunità educante. Ciò che la caratterizza è essere anche una comunità educante e democratica. Vediamo come si possa realizzare e quali ostacoli esistono ancora.
La concezione della scuola come comunità educante si inserisce in un quadro evolutivo che ha visto progressivamente riconoscere all’istituzione scolastica un ruolo centrale nella società.
Tale riconoscimento non si limita alla dimensione educativa e didattica ma abbraccia l’intero ecosistema di relazioni, saperi e valori che la scuola è chiamata a promuovere e valorizzare.
Il principio è stato reintrodotto attraverso l’articolo 24 del CCNL 2016/18.
Grazie al CCNL 2019/21 la riflessione si è arricchita del termine democratica, volendo evidenziare ulteriormente il coinvolgimento ed il protagonismo di tutti gli attori che la vivono.
Autonomia scolastica e comunità educante
Il passaggio legislativo che ha definito la scuola come comunità educante segna una svolta importante rispetto alla precedente visione di questa istituzione.
Questa evoluzione ha trovato fondamento normativo già negli anni ’70 e si è consolidata con la legge Bassanini, che ha introdotto il concetto di autonomia scolastica.
La scuola, dunque, viene vista come un organismo vivo, un luogo di relazioni significative dove l’apprendimento avviene attraverso la partecipazione attiva di tutti i suoi membri: studenti, docenti, personale ATA, famiglie.
Partecipazione e responsabilizzazione
Il CCNL 2016/2018 ha ulteriormente sottolineato l’importanza della scuola come comunità educante, evidenziando come ogni componente debba contribuire alla crescita collettiva e individuale. A sua volta, il CCNL 2019/21 l’ha definita comunità educante e democratica.
Tuttavia, affinché questo ideale si traduca in pratica, è necessaria una rinnovata attenzione verso i processi partecipativi.
La sfida è quindi quella di stimolare una partecipazione consapevole e attiva, superando l’attuale stallo dovuto a decenni di marginalizzazione degli organi collegiali, di riforme dall’alto e di blocco della contrattazione.
Il precariato cronico come ostacolo all’autonomia
Una delle criticità maggiori nel pieno esercizio dell’autonomia scolastica è rappresentata dalla persistenza del fenomeno del precariato.
Le continue riforme e i tentativi di assorbire il personale precario hanno spesso prodotto solo complessità normativa aggiuntiva senza risolvere il problema alla radice.
Il ricambio annuale di personale non aiuta nel realizzare la tanto sbandierata continuità didattica.
Un organico stabile nella composizione è fondamentale per garantire la continuità didattica e progettuale che l’autonomia presuppone.
Il ruolo della valutazione nell’autonomia
L’introduzione del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) ha aperto nuove prospettive per il monitoraggio e il miglioramento della qualità dell’offerta formativa.
Tuttavia, affinché questo strumento sia realmente efficace, è necessario che il processo valutativo sia integrato e condiviso all’interno della comunità educante.
Questo implica un maggiore coinvolgimento di tutti gli attori scolastici nel percorso di autovalutazione, di definizione del Piano di Miglioramento (PDM) e nella rendicontazione sociale.
Prospettive Future
Per rafforzare la scuola come comunità educante e realizzare un’autonomia piena e matura, è essenziale adottare un approccio olistico che consideri simultaneamente le dimensioni della partecipazione, della valutazione e della gestione del personale.
Solo attraverso un impegno congiunto di tutte le componenti della comunità scolastica sarà possibile superare le attuali criticità e progettare un futuro in cui la scuola possa davvero essere un laboratorio di democrazia, di inclusione e di crescita collettiva.
La visione della scuola come comunità educante e democratica rappresenta una sfida e un’opportunità per il sistema educativo e scolastico.
Affrontare con coraggio e determinazione i nodi del precariato, della partecipazione e della valutazione significa gettare le basi per un rinnovato esercizio dell’autonomia scolastica, in cui ogni membro della comunità possa trovare spazio e riconoscimento per il proprio contributo alla formazione di cittadini consapevoli, responsabili e preparati ad affrontare le sfide del futuro.




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