MARCO CORTI

Oltre la sostanza è importante anche la forma.
Oltre ai contenuti ci vuole anche la consulenza digitale per veicolarli in modo efficace.

Per richieste, collaborazioni, partnership puoi contattarmi tramite e-Mail.

marco@marcocorti.it
www.marcocorti.it
Logo Marco Corti

© Marco Corti.
Tutti i diritti riservati.
P.IVA IT04394750980

Autonomia scolastica e innovazione: verso una nuova era educativa

L’autonomia scolastica rappresenta uno degli assi portanti della modernizzazione dell’istruzione, essenziale per adattarsi alle mutevoli esigenze di una società sempre più globalizzata e tecnologicamente avanzata. Nel contesto formativo contemporaneo, l'incremento dell'autonomia nelle istituzioni scolastiche si configura come una leva cruciale per promuovere l'innovazione didattica, metodologica e la personalizzare.

Nell’ambito delle proposte per un rilancio efficace dell’autonomia scolastica, la centralità degli organi collegiali emerge come fattore cruciale. 

Questi organismi, essenziali per la responsabilizzazione di tutti gli attori della scuola, richiedono un’attenzione rinnovata per garantire una partecipazione attiva e consapevole, essenziale per l’efficacia dell’autonomia scolastica. 

In questo contesto, anche il tema dell’autonomia differenziata, sostenuto da alcune regioni italiane, solleva interrogativi significativi sull’equilibrio tra autonomia regionale e nazionale, con particolare riferimento all’uguaglianza delle opportunità educative su tutto il territorio nazionale.

Riflessione sull’autonomia nell’emergenza COVID-19

La pandemia di COVID-19 avrebbe potuto essere un’occasione per porre le basi per un rilancio dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, sottolineando la necessità di soluzioni organizzative e didattiche flessibili. L’esperienza del lockdown e la successiva adozione della Didattica Digitale Integrata (DDI) hanno evidenziato l’importanza di una gestione autonoma e adattiva delle scuole, spingendo verso una riflessione profonda sulle modalità di insegnamento e sulla capacità delle istituzioni di rispondere a esigenze inaspettate.

Innovazione didattica e formazione del personale

L’attuazione dell’autonomia scolastica passa anche attraverso l’innovazione didattica e la formazione del personale.

La necessità di una seria ricerca educativa sulla didattica per competenze e la flessibilità dei percorsi formativi sono imprescindibili per un dialogo costruttivo con il mondo del lavoro e per l’efficacia dell’alternanza scuola-lavoro. 

In questo senso, la collaborazione con le università e il coinvolgimento delle imprese diventano elementi chiave per una formazione che risponda in modo efficace alle esigenze dei giovani del XXI secolo, in linea con quanto ben descritto dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo.

Verso un testo unico sulle norme della scuola

La proposta di una riscrittura del Testo Unico sulle norme del settore scuola, inserita tra le deleghe della Legge 107 del 2015, rappresenterebbe un’opportunità per semplificare e codificare la normativa, rendendo più chiare e gestibili le regolamentazioni che riguardano l’ambito scolastico. 

Questo passaggio, fermo al Testo Unico del 1994, potrebbe contribuire significativamente alla riduzione dell’appesantimento burocratico e alla promozione di una maggiore efficienza nell’esercizio dell’autonomia scolastica.

Il Contributo del CCNL scuola 2019/21

Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Scuola 2019/21 ha segnato una svolta significativa, introducendo regole innovative riguardanti il riconoscimento delle attività di formazione e dei Gruppi di Lavoro Operativi per l’inclusione (GLO) come ore di servizio effettivo. Questo cambiamento pone gli organi collegiali al centro di un meccanismo complesso, conferendo loro un ruolo chiave nell’implementazione concreta delle disposizioni contrattuali.

Con l’introduzione del nuovo CCNL, gli organi collegiali assumono un ruolo ancora più centrale, poiché devono garantire l’effettiva implementazione delle normative legate alla formazione continua del personale docente.
La valorizzazione del tempo dedicato alla formazione professionale continua è una delle colonne portanti del CCNL 2019/21. Gli organi collegiali sono chiamati a operare in modo che le ore di formazione non solo siano riconosciute come ore di servizio, ma facendo in modo che siano anche coerenti con il progetto educativo dell’istituto. In questo contesto, il Collegio dei Docenti gioca un ruolo cruciale nella definizione dei corsi, nella modalità di riconoscimento delle ore e per la loro integrazione nel piano dell’offerta formativa.

Il riconoscimento dei Gruppi di Lavoro Operativi per l’inclusione (GLO) come ore di servizio è un altro aspetto innovativo del contratto. I GLO sono gruppi di lavoro volti a garantire l’inclusione degli alunni con handicap. La gestione e il riconoscimento delle ore impiegate in queste attività necessitano di una regolamentazione chiara e trasparente, compito che rientra nelle prerogative degli organi collegiali.
Il contratto scuola 2019/21 ha introdotto importanti modifiche che richiedono una gestione attenta e informata da parte degli organi collegiali. Questi ultimi, attraverso un’azione consapevole e strategica, sono chiamati a essere protagonisti nelle scelte dell’istituzione scolastica. Solo attraverso un impegno congiunto e coordinato sarà possibile realizzare pienamente il potenziale previsto dal nuovo contratto.

L’intervento della Legge 107 del 2015

La Legge 107 del 2015, meglio conosciuta come la legge della “Buona Scuola“, ha cercato di modernizzare e riformare l’istruzione, introducendo una serie di misure innovative, tra cui il potenziamento dell’autonomia scolastica.
La Buona scuola si è posta tra le finalità l’elevazione la qualità dell’istruzione e la risposta più efficace alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione. Uno degli assi portanti della legge è l’incremento dell’autonomia scolastica, vista come strumento per una maggiore personalizzazione dell’offerta formativa in base alle specificità territoriali e alle esigenze degli studenti.
La Legge 107/2015 ha indubbiamente cercato di produrre un passo importante verso un sistema scolastico più flessibile e adattabile alle realtà locali. Tuttavia, la sua piena attuazione ha mostrato molto limiti.
Per realizzare questo obiettivo di piena attuazione dell’autonomia scolastica, sarà essenziale continuare a sostenere le scuole nel loro percorso di autonomia e assicurare che ogni istituzione disponga delle risorse e delle competenze necessarie per utilizzare efficacemente le libertà concesse.

Riflessioni

La riflessione sulle proposte di rilancio dell’autonomia scolastica aprirebbe la strada a una nuova era, in cui l’innovazione didattica, la responsabilizzazione degli organi collegiali, la semplificazione normativa e una gestione efficace dell’autonomia devono diventare i pilastri per un sistema scolastico e formativo capace di rispondere alle sfide del futuro. 

La pandemia di COVID-19, pur nella sua drammaticità, ha offerto l’opportunità di riconsiderare l’importanza dell’autonomia e della flessibilità nel sistema scolastico, ponendo le basi per un rinnovamento che tenga conto delle esigenze di studenti, docenti e personale scolastico in un contesto in rapida evoluzione.

Si potrebbe ripartire proprio dalle riflessioni su quell’esperienza per un rilancio autentico e reale dell’autonomia delle istituzioni scolastiche.

faq
leggi la FAQ
Quali sono stati gli impatti dell’autonomia scolastica sul successo formativo degli studenti?

 L’introduzione dell’autonomia scolastica ha segnato un cambio di paradigma nel sistema educativo italiano, ponendo maggior enfasi sul successo formativo dello studente. Ciò ha implicato un orientamento verso un apprendimento più personalizzato, che considera le diverse esigenze, potenzialità e stili di apprendimento degli alunni.

La nuova impostazione promuove metodi didattici innovativi e flessibili, con l’obiettivo di sviluppare competenze chiave e di preparare gli studenti ad affrontare con successo le sfide del mondo contemporaneo. Questo approccio mira a migliorare l’efficacia dell’istruzione e a garantire che ogni studente possa raggiungere il proprio pieno potenziale.

leggi la FAQ
Come è evoluto il ruolo dei docenti con l’introduzione dell’autonomia scolastica?

Con l’avvento dell’autonomia scolastica, il ruolo dei docenti ha subìto una trasformazione significativa. Questa riforma ha richiesto una maggiore flessibilità e adattabilità da parte dei docenti, che ora devono non solo trasmettere conoscenze ma anche promuovere lo sviluppo di competenze trasversali negli studenti, come il pensiero critico e la capacità di apprendimento autonomo.

I docenti sono inoltre chiamati a partecipare attivamente alla gestione scolastica, contribuendo alla definizione del progetto educativo dell’istituto, alla valutazione degli apprendimenti ed alla certificazione delle competenze, in linea con le specifiche esigenze del contesto locale e degli studenti.

leggi la FAQ
In che modo la scuola è vista come comunità educante nel contesto dell’autonomia scolastica?

Nel contesto dell’autonomia scolastica, la scuola si trasforma in una comunità educante, dove l’apprendimento è il risultato dell’interazione tra tutti i membri della comunità scolastica, inclusi docenti, studenti, personale ATA e famiglie.

Questa visione enfatizza l’importanza del dialogo, della partecipazione e della collaborazione per creare un ambiente educativo stimolante e inclusivo. La scuola come comunità educante promuove la responsabilità condivisa nel processo educativo, valorizzando le esperienze e le competenze di ciascun membro per arricchire il percorso formativo degli studenti e favorire la loro crescita complessiva.

leggi la FAQ
Dal 2000, anno di riconoscimento dell’autonomia alle scuole, ad oggi il processo avviato ha prodotto gli effetti auspicati?

Il tema avrebbe bisogno di una trattazione più articolata. Tuttavia, si può ritenere che molte variabili abbiano inciso negativamente, producendo un mancato pieno ed autentico esercizio dell’autonomia scolastica.

Fra i tanti fattori, vanno evidenziati i seguenti: riforme calate dall’alto, mancanza di coinvolgimento nelle riforme attraverso sperimentazioni, tagli lineari di risorse economiche e umane, eccessiva presenza di personale precario ed instabile, riforme che hanno minato la partecipazione consapevole degli organi collegiali.

leggi la FAQ
Che cos’è l’autonomia scolastica in Italia e come si inserisce nel contesto europeo?

L’autonomia scolastica in Italia, iniziata con l’articolo 21 della legge n. 59/1997, rappresenta una riforma strutturale mirata a decentralizzare la gestione delle istituzioni scolastiche per rendere il sistema educativo più reattivo e adeguato alle esigenze locali.

Questo movimento si colloca in un ampio contesto europeo che, seguendo il Trattato di Maastricht e gli accordi di Schengen, punta verso l’armonizzazione delle politiche educative, sociali e di lavoro.
L’obiettivo è rafforzare l’istruzione come leva per l’integrazione europea e la mobilità, nonché come strumento fondamentale per l’inserimento nel mercato del lavoro e la partecipazione attiva alla società dell’informazione.

leggi la FAQ
Quali sono gli obiettivi principali della Legge 107 del 2015?

Gli obiettivi principali della legge 107 del 2015 sono migliorare la qualità e l’equità dell’istruzione italiana, promuovere l’autonomia delle scuole, l’inclusione degli studenti con disabilità e introdurre nuovi modelli educativi.

leggi la FAQ
Come funziona l’alternanza scuola-lavoro secondo la Legge 107 del 2015?

L’alternanza scuola-lavoro, secondo la legge 107 del 2015, prevede che gli studenti partecipino a periodi di formazione presso aziende, enti pubblici e strutture del territorio, acquisendo competenze pratiche. La revisione attraverso il PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) ha come finalità prioritaria l’orientamento.

leggi la FAQ
Quali sono le novità sul reclutamento dei docenti introdotte dalla legge?

La Legge 107 del 2015 ha introdotto l’organico dell’autonomia, un piano straordinario di assunzioni e i Percorsi FIT per l’accesso ai ruoli dei docenti.

leggi la FAQ
Cos’è il PTOF e quale ruolo ha nella Buona Scuola?

Il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) è un documento che ogni scuola deve redigere per pianificare e comunicare la propria offerta formativa, coerente con gli obiettivi nazionali e le esigenze locali. Dall’anno scolastico 2015/16, anno di entrata in vigore della Buona scuola, il POF diventa triennale.

FAQ

01

Il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) è un documento che ogni scuola deve redigere per pianificare e comunicare la propria offerta formativa, coerente con gli obiettivi nazionali e le esigenze locali. Dall’anno scolastico 2015/16, anno di entrata in vigore della Buona scuola, il POF diventa triennale.

02

La legge 107 del 2015 introduce il Piano Nazionale per la Scuola Digitale, mirato a potenziare le competenze digitali degli studenti e integrare tecnologie innovative nell’insegnamento e negli aspetti organizzativi e amministrativi della scuola.

03

La Legge 107 del 2015 rende obbligatoria l’alternanza scuola-lavoro per gli istituti tecnici e professionali (400 ore) e per i licei (200 ore), estendendo la collaborazione con enti vari per arricchire l’esperienza degli studenti. La revisione dell’alternanza attraverso i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) ha previsto un numero minimo di ore obbligatorie che sono 210 ore nei professionali, 150 ore nei tecnici e 90 ore nei licei.

articoli

Legge 107 del 2015: la Buona Scuola

Guida chiara e completa sulla Legge 107 del 2015, nota come la Buona Scuola, che orienta e fornisce aggiornamenti.

Indicazioni Nazionali e Linee Guida: una sfida per la scuola del futuro

L'orizzonte di riferimento delle Indicazioni Nazionali e delle Linee Guida.

Indicazioni Nazionali e innovazione didattica: verso una scuola più inclusiva e partecipativa

L'autonomia scolastica ha innescato una rivoluzione organizzativa e didattica.

Indicazioni Nazionali nel quadro dell’autonomia scolastica

L'autonomia scolastica è l'orizzonte entro cui sono maturate le Indicazioni Nazionali.

Indicazioni Nazionali primo ciclo

Indicazioni Nazionali per il curricolo del primo ciclo del 2012.

La Buona Scuola: un’analisi critica e prospettive future della legge 107 del 2015

La finalità della Buona scuola, la legge 107 del 2015, è riuscita?

Autonomia scolastica: contesto storico, sociale e culturale

Esploriamo il percorso storico, sociale e culturale dell'autonomia scolastica in Italia, dalla legge n. 59/1997 alla riforma dell'amministrazione pubblica.

normativa
apri il PDF
Legge 107 del 2015

La Legge 107 del 2015, nota come La Buona Scuola, è una riforma del sistema scolastico italiano. Ha come finalità prioritaria il rilancio dell’autonomia delle istituzioni scolastiche. Rafforza l’orientamento attraverso la realizzazione obbligatorio dell’esperienze dell’alternanza scuola-lavoro e introduce elementi innovativi attraverso il Piano Nazionale Scuola Digitale.

Ha inoltre introdotto il compenso per la valorizzazione del merito e la carta per la formazione del personale docente. Il testo ha previsto alcune deleghe al Governo che ha, conseguentemente, emanato decreti specifici.

Apri il PDF
apri il PDF
DPR 275/99: La Chiave dell’Autonomia Scolastica Italiana

Il DPR 275/99 riguarda l’autonomia delle istituzioni scolastiche in vari ambiti, tra cui didattica, organizzazione, ricerca e sviluppo.
Sinteticamente, stabilisce che le scuole, nell’esercizio della loro autonomia, devono:

  1. Didattica e Valutazione: Promuovere iniziative di recupero, sostegno e orientamento, definendo i criteri di valutazione degli alunni e dei risultati raggiunti dalle scuole stesse.
  2. Strumenti e Metodologie: Scegliere strumenti didattici, inclusi i libri di testo, in coerenza con il Piano dell’offerta formativa, favorendo l’uso di tecnologie innovative.
  3. Crediti Formativi: Definire i criteri per il riconoscimento dei crediti e il recupero dei debiti scolastici, tenendo conto dei passaggi tra indirizzi di studio e dell’integrazione con la formazione professionale e il lavoro.
  4. Organizzazione: Gestire in modo flessibile l’orario scolastico e l’impiego dei docenti, promuovendo l’innovazione e il miglioramento dell’offerta formativa.
  5. Ricerca e Sperimentazione: Sostenere la ricerca didattica e l’innovazione metodologica, collaborando con enti locali e istituti di ricerca.
  6. Collaborazione tra Scuole: Creare reti di scuole per condividere esperienze, progetti e risorse, incentivando anche lo scambio di docenti.

In generale, il DPR n. 275 del 1999 supporta un’ampia flessibilità e autonomia organizzativa delle scuole, garantendo tuttavia il rispetto degli obiettivi nazionali e promuovendo la collaborazione con enti locali e altri istituti.

Apri il PDF
apri il PDF
Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994

Il Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994, rappresenta il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione per le scuole di ogni ordine e grado in Italia.

Esso racchiude e organizza norme relative a vari aspetti del sistema scolastico, dalla struttura e organizzazione delle scuole, ai diritti e doveri del personale docente e studenti, fino alla gestione amministrativa e finanziaria delle istituzioni educative. Questo testo unico è fondamentale per comprendere il quadro legislativo dell’istruzione in Italia.

Apri il PDF
apri il PDF
CCNL Comparto Scuola 2016/2018

Il CCNL Comparto Scuola 2016-2018 regola le condizioni di lavoro del personale scolastico in Italia. Include disposizioni su orario di lavoro, diritti e doveri, retribuzioni, progressioni di carriera e relazioni sindacali.

È volto a garantire un ambiente di lavoro equo e adeguato, promuovendo anche la formazione e lo sviluppo professionale.

Ha reintrodotto istituti contrattuali nuovi come il diritto alla disconnessione e lo strumento partecipativo del confronto.

Apri il PDF
apri il PDF
DPCM del 4 agosto 2023

Il DPCM del 4 agosto 2023 regolamenta la formazione iniziale ed il reclutamento.

Esso stabilisce il percorso universitario e accademico per ottenere l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Il decreto definisce i contenuti e la strutturazione dell’offerta formativa, i requisiti per i centri formativi, le modalità organizzative e i criteri per la valutazione finale.

Questo si inserisce nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, mirando a rivedere il sistema di reclutamento e di formazione dei docenti, con l’intento di risolvere il problema del precariato in Italia.

Apri il PDF
apri il PDF
Decreto del Presidente della Repubblica n. 275 del 8 marzo 1999

Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 275 del 8 marzo 1999 stabilisce le norme relative al riconoscimento dell’autonomia delle istituzioni scolastiche italiane.

Definisce i principi dell’autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, sperimentazione e sviluppo. Demanda a ciascuna istituzione scolastica autonoma la definizione e l’approvazione del piano dell’offerta formativa e del curricolo di istituto.

Apri il PDF
apri il PDF
Articolo 36 del CCNL comparto scuola 2019/21

L’articolo 36 del CCNL Scuola 2019-2021 si concentra sulla formazione del personale scolastico, definendola come diritto e dovere. Stabilisce l’obbligo dell’amministrazione di fornire risorse per la formazione in servizio, inclusi percorsi universitari per arricchire le competenze professionali.

Prevede che la formazione sia considerata servizio e demanda al collegio docenti la definizione di tutto ciò che riguarda i percorsi formativi da riconoscere: su cosa formarsi, come e le modalità di riconoscimento delle ore prestate.

Sottolinea l’importanza della formazione continua per lo sviluppo professionale e personale dei docenti.

Apri il PDF
apri il PDF
Decreto Legge n. 69 del 13 giugno 2023

Il Decreto Legge n. 69 del 2023 introduce misure urgenti per l’adeguamento della legislazione italiana agli obblighi derivanti dall’Unione Europea.

In particolare include disposizioni relative all’estensione della carta del docente per la formazione e l’aggiornamento al personale docente incaricato annuale.

Include disposizioni relative a diverse aree, come il settore bancario, fiscale, della salute e dell’ambiente. Mirando a evitare sanzioni e procedure di infrazione, il decreto si concentra sull’armonizzazione delle norme nazionali con gli atti normativi europei e le sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

Apri il PDF
apri il PDF
Decreto legislativo n. 63 del 2017

Il Decreto Legislativo n. 63 del 2017 si focalizza sull’effettiva realizzazione del diritto allo studio, delineando prestazioni relative ai servizi alla persona e migliorando la Carta dello Studente.

Include disposizioni sui servizi educativi e strumentali, dettagliando i requisiti per l’accesso a tali prestazioni e i principi per il potenziamento della Carta dello Studente.

Il decreto è parte di un quadro più ampio volto a garantire e facilitare l’accesso all’istruzione e ai servizi correlati per gli studenti.

Apri il PDF
apri il PDF
Decreto legislativo n. 62 del 2017

Il Decreto Legislativo n. 62 del 2017 stabilisce norme sulla valutazione degli apprendimenti e sulla certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione e sugli esami di Stato. Questo decreto mira a riformare la valutazione degli studenti, enfatizzando la valutazione formativa, coerente con l’offerta formativa delle scuole.

Inoltre, tratta la valutazione del comportamento e la partecipazione a rilevazioni nazionali e internazionali per valutare la qualità del sistema educativo. Include anche disposizioni per la valutazione degli studenti con cittadinanza non italiana.

Apri il PDF
Normativa

01

Il Decreto Legislativo n. 62 del 2017 stabilisce norme sulla valutazione degli apprendimenti e sulla certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione e sugli esami di Stato. Questo decreto mira a riformare la valutazione degli studenti, enfatizzando la valutazione formativa, coerente con l’offerta formativa delle scuole.

Inoltre, tratta la valutazione del comportamento e la partecipazione a rilevazioni nazionali e internazionali per valutare la qualità del sistema educativo. Include anche disposizioni per la valutazione degli studenti con cittadinanza non italiana.

Apri il PDF

02

Il Decreto Legislativo n. 61 del 2017 riguarda la revisione dei percorsi dell’istruzione e formazione professionale. Esso mira a ridefinire gli indirizzi e a potenziare le attività didattiche laboratoriali all’interno di questi percorsi.

Il decreto enfatizza l’importanza della personalizzazione e l’integrazione tra scuola e mondo del lavoro. Prevede l’istituzione di scuole come laboratori di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica e mira a formare gli studenti sulle competenze chiave, favorendo l’orientamento, in linea con le esigenze economiche del Paese.

Apri il PDF

03

La Legge 53 del 2003 è un atto legislativo che delega al Governo la definizione delle norme generali sull’istruzione e i livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale.

Promuove la crescita e valorizzazione della persona umana, rispettando le differenze individuali e le scelte educative delle famiglie, nell’ambito della cooperazione tra scuola e genitori.

Prevede, tra le altre cose, l’introduzione dell’alternanza scuola-lavoro nel sistema di istruzione.

Apri il PDF

04

La Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro è un documento che stabilisce i diritti e doveri degli studenti coinvolti in percorsi di alternanza scuola-lavoro.

Definisce le responsabilità delle istituzioni scolastiche, degli enti ospitanti e degli studenti stessi. Include norme sulla durata dell’alternanza, la formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e la certificazione delle competenze acquisite.

È orientata a garantire un’esperienza formativa sicura, coerente con gli studi e rispettosa dei diritti degli studenti.

Apri il PDF

05

L’articolo 21 della Legge 15 marzo 1997 n. 59 riguarda l’autonomia delle istituzioni scolastiche italiane. Il processo rientra nella più ampia riforma della pubblica amministrazione nota come riforma Bassanini. Esso prevede la progressiva attribuzione di funzioni amministrative dalle autorità centrali e periferiche alle istituzioni scolastiche. Questo include l’estensione della personalità giuridica e l’ampliamento dell’autonomia per tutti i tipi di istituti di istruzione.

Vengono stabiliti criteri per l’attribuzione di autonomia e personalità giuridica, basati su requisiti dimensionali e territoriali specifici. La legge promuove anche l’autonomia organizzativa e didattica, incentivando la flessibilità, l’efficienza e l’efficacia del servizio scolastico, l’integrazione delle risorse e l’uso di tecnologie innovative.

Apri il PDF

06

Il Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile 2005 stabilisce le norme generali relative all’alternanza scuola-lavoro, come previsto dall’articolo 4 della legge 28 marzo 2003 n.53. Questo decreto disciplina l’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione, sia nei licei che nel sistema di istruzione e formazione professionale.

L’obiettivo è fornire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro, combinando periodi di studio e lavoro sotto la responsabilità delle istituzioni scolastiche o formative. Le disposizioni includono la progettazione, attuazione, verifica e valutazione dei percorsi di alternanza, nonché la collaborazione con imprese e enti per esperienze lavorative formative.

Apri il PDF

07

La Legge 107 del 2015, nota come La Buona Scuola, è una riforma del sistema scolastico italiano. Ha come finalità prioritaria il rilancio dell’autonomia delle istituzioni scolastiche. Rafforza l’orientamento attraverso la realizzazione obbligatorio dell’esperienze dell’alternanza scuola-lavoro e introduce elementi innovativi attraverso il Piano Nazionale Scuola Digitale.

Ha inoltre introdotto il compenso per la valorizzazione del merito e la carta per la formazione del personale docente. Il testo ha previsto alcune deleghe al Governo che ha, conseguentemente, emanato decreti specifici.

Apri il PDF
seguici sui social ed iscriviti alla newlsetter

Connessi per una scuola migliore

Seguici su Instagram

Per aggiornamenti legislativi

Iscriviti a YouTube

Video lezioni e tutorial per i Docenti.

Seguici su TikTok

Pillole di Legislazione Scolastica.

Iscriviti alla newsletter

Ricevi gli aggiornamenti tramite email.

torna al menu