DPR n. 249 del 24 giugno 1998
Il DPR 24 giugno 1998, n. 249 rappresenta un documento chiave nell’ambito dell’ordinamento scolastico italiano, avendo istituito lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria.
Questo regolamento segna un passo fondamentale verso la codificazione dei diritti e dei doveri degli studenti, sottolineando l’importanza di un ambiente scolastico basato su principi di rispetto, partecipazione attiva, inclusione e dialogo.
Attraverso la definizione di un quadro normativo chiaro, il DPR mira a promuovere una comunità scolastica equa e democratica, dove ogni studente possa godere di opportunità formative di qualità, partecipare alla vita scolastica in modo responsabile e contribuire al miglioramento continuo del contesto educativo.
Al contempo, stabilisce un sistema disciplinare equilibrato, volto non solo al rispetto delle regole, ma anche al recupero e alla valorizzazione dell’individuo, in linea con i principi educativi e formativi dell’istruzione secondaria italiana.
normativa
Il DPR 275/99 riguarda l’autonomia delle istituzioni scolastiche in vari ambiti, tra cui didattica, organizzazione, ricerca e sviluppo.
Sinteticamente, stabilisce che le scuole, nell’esercizio della loro autonomia, devono:
- Didattica e Valutazione: Promuovere iniziative di recupero, sostegno e orientamento, definendo i criteri di valutazione degli alunni e dei risultati raggiunti dalle scuole stesse.
- Strumenti e Metodologie: Scegliere strumenti didattici, inclusi i libri di testo, in coerenza con il Piano dell’offerta formativa, favorendo l’uso di tecnologie innovative.
- Crediti Formativi: Definire i criteri per il riconoscimento dei crediti e il recupero dei debiti scolastici, tenendo conto dei passaggi tra indirizzi di studio e dell’integrazione con la formazione professionale e il lavoro.
- Organizzazione: Gestire in modo flessibile l’orario scolastico e l’impiego dei docenti, promuovendo l’innovazione e il miglioramento dell’offerta formativa.
- Ricerca e Sperimentazione: Sostenere la ricerca didattica e l’innovazione metodologica, collaborando con enti locali e istituti di ricerca.
- Collaborazione tra Scuole: Creare reti di scuole per condividere esperienze, progetti e risorse, incentivando anche lo scambio di docenti.
In generale, il DPR n. 275 del 1999 supporta un’ampia flessibilità e autonomia organizzativa delle scuole, garantendo tuttavia il rispetto degli obiettivi nazionali e promuovendo la collaborazione con enti locali e altri istituti.
Apri il PDFIl documento DM n. 254 del 2012 riguarda le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione in Italia. Esso fornisce una guida dettagliata sui contenuti educativi, gli obiettivi di apprendimento e i traguardi di competenza che gli studenti dovrebbero sviluppare durante la loro formazione.
Copre vari aspetti dell’educazione, inclusa l’importanza dell’integrazione tra diverse discipline, la promozione di un apprendimento attivo e partecipativo e l’attenzione verso lo sviluppo integrale dell’individuo.
Il documento sottolinea la centralità della persona nell’educazione, l’importanza di una cittadinanza consapevole e di un nuovo umanesimo che valorizzi la complessità del sapere e le relazioni tra diverse aree di conoscenza.
Apri il PDFIl DPR n. 89 del 20 marzo 2009 è un regolamento che stabilisce l’assetto organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione in Italia.
In attuazione di disposizioni legislative precedenti, introduce misure di riorganizzazione e qualificazione per migliorare le opportunità di apprendimento e di crescita educativa, in linea con le Indicazioni Nazionali per il curricolo e con la previsione di un monitoraggio delle attività scolastiche.
Riguarda nello specifico la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Comprende le disposizioni per l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”.
Apri il PDFIl DPR n.87 del 2010 esamina le linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali in Italia.
Esso mira a riformare l’istruzione professionale per renderla più coerente con le esigenze del mondo del lavoro e dell’innovazione, attraverso azioni come il rafforzamento dell’identità degli istituti professionali, l’innovazione organizzativa, la motivazione degli studenti e la realizzazione di alleanze formative con il territorio.
Le linee guida enfatizzano l’importanza dell’autonomia e della flessibilità per adeguare il curricolo alle richieste locali e agli sviluppi tecnologici, promuovendo approcci pedagogici che favoriscono l’apprendimento attivo e l’integrazione con il mondo del lavoro.
Apri il PDFIl DPR n. 88 del 2010 fornisce linee guida dettagliate per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti tecnici, in risposta alla normativa definita dal DPR n.88 del 15 marzo 2010.
Include indicazioni per rendere riconoscibile l’identità degli istituti tecnici, innovare l’organizzazione scolastica, motivare gli studenti, realizzare alleanze formative sul territorio e progettare e valutare per competenze.
Il documento evidenzia la continuità con il mondo del lavoro, l’aggiornamento didattico e la valorizzazione delle competenze degli studenti per rispondere efficacemente alle esigenze contemporanee di formazione.
Apri il PDFIl DPR n. 89 del 2010 regolamenta la revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei in Italia. Esso stabilisce le basi per una riforma comprensiva dei licei, mirata a razionalizzare l’utilizzo delle risorse e aumentare l’efficienza del sistema scolastico.
Dettaglia l’organizzazione dei percorsi liceali, gli obiettivi formativi, la durata degli studi e le modalità di valutazione. Prevede inoltre specifiche disposizioni per l’aggiornamento e la valutazione della programmazione in risposta alle esigenze emergenti del mondo educativo, universitario e lavorativo.
Apri il PDFL’Articolo 25 del Decreto Legislativo n. 165 del 2001 stabilisce il quadro normativo relativo ai dirigenti delle istituzioni scolastiche, delineando le responsabilità, le funzioni e il percorso di formazione richiesto per capi di istituto.
Introduce la qualifica dirigenziale per i dirigenti scolastici, sottolineando l’importanza della gestione unitaria delle istituzioni scolastiche, la responsabilità sulla gestione delle risorse e l’obiettivo di assicurare la qualità dei processi formativi.
Inoltre, specifica le modalità di valutazione dei dirigenti, i poteri di direzione e il coinvolgimento nelle relazioni sindacali e nella promozione di iniziative per migliorare l’offerta formativa.
Il decreto prevede inoltre un percorso di formazione obbligatorio per i dirigenti, dettagliando le modalità di attuazione e valutazione di tali corsi, nonché l’equiparazione della direzione di alcune istituzioni artistiche e culturali alla dirigenza scolastica.
Apri il PDFIl “Libro Bianco su istruzione e formazione” esplora le strategie dell’Unione Europea per promuovere l’istruzione e la formazione in risposta alla disoccupazione, alla globalizzazione e alla rivoluzione tecnologica. Propone azioni per migliorare l’accesso all’istruzione, alla formazione professionale, alla mobilità degli studenti e sottolinea l’importanza dell’apprendimento permanente. Il documento enfatizza la necessità di investire nell’istruzione e nella formazione come mezzi per aumentare la competitività, l’occupazione e la coesione sociale in Europa, promuovendo l’acquisizione di nuove competenze e la lotta contro l’esclusione sociale.
Apri il PDFIl “DM n.139 2007” stabilisce le norme per l’adempimento dell’obbligo di istruzione in Italia, estendendo l’istruzione obbligatoria a 10 anni. È finalizzato al conseguimento di un titolo di studio secondario superiore o di una qualifica professionale entro il 18° anno di età. Include disposizioni sui contenuti curriculari, sull’acquisizione di saperi e competenze e sull’integrazione di percorsi di formazione professionale.
Prevede inoltre supporto per studenti diversamente abili e modalità di certificazione dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione.
Apri il PDF01
Il “Libro Bianco su istruzione e formazione” esplora le strategie dell’Unione Europea per promuovere l’istruzione e la formazione in risposta alla disoccupazione, alla globalizzazione e alla rivoluzione tecnologica. Propone azioni per migliorare l’accesso all’istruzione, alla formazione professionale, alla mobilità degli studenti e sottolinea l’importanza dell’apprendimento permanente. Il documento enfatizza la necessità di investire nell’istruzione e nella formazione come mezzi per aumentare la competitività, l’occupazione e la coesione sociale in Europa, promuovendo l’acquisizione di nuove competenze e la lotta contro l’esclusione sociale.
Apri il PDF02
Il “DM n.139 2007” stabilisce le norme per l’adempimento dell’obbligo di istruzione in Italia, estendendo l’istruzione obbligatoria a 10 anni. È finalizzato al conseguimento di un titolo di studio secondario superiore o di una qualifica professionale entro il 18° anno di età. Include disposizioni sui contenuti curriculari, sull’acquisizione di saperi e competenze e sull’integrazione di percorsi di formazione professionale.
Prevede inoltre supporto per studenti diversamente abili e modalità di certificazione dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione.
Apri il PDF
Connessi per una scuola migliore
Per aggiornamenti legislativi
Video lezioni e tutorial per i Docenti.
Pillole di Legislazione Scolastica.
Ricevi gli aggiornamenti tramite email.
Thank you!
You have successfully joined our subscriber list.