Consiglio di Classe, Interclasse e Intersezione: poteri, funzioni e ruolo nella Governance Scolastica
I consigli di classe, interclasse e intersezione coordinano la didattica e la gestione disciplinare nelle scuole. Il consiglio di classe opera nella scuola secondaria, il consiglio di interclasse nella primaria e il consiglio di intersezione nell'infanzia. Essi garantiscono trasparenza, partecipazione e innovazione educativa.
Chi detiene davvero il potere nella gestione della scuola? È una domanda tutt’altro che banale. Sebbene il dirigente scolastico abbia un ruolo di indirizzo e responsabilità generale, esistono organi collegiali in cui si prendono decisioni determinanti sulla didattica, sulla valutazione e sui rapporti interni ed esterni alla scuola. Tra questi, spiccano il consiglio di classe, il consiglio di interclasse e il consiglio di intersezione, dove si delineano le strategie e i progetti educativi più vicini alla realtà quotidiana di alunni e docenti.
Dato di contesto
Secondo una ricerca condotta dall’INDIRE, l’80% dei docenti intervistati considera i consigli di classe essenziali per la motivazione degli studenti e il loro successo formativo.
Perché è importante conoscere i poteri dei consigli di classe, interclasse e intersezione
Conoscere i meccanismi e le prerogative di questi organi collegiali è fondamentale per:
- Partecipare attivamente alla vita scolastica.
- Influenzare le scelte su programmazione, valutazione e gestione disciplinare.
- Promuovere la sperimentazione didattica “dal basso”.
- Garantire una vera democrazia scolastica, favorendo il dialogo tra docenti, studenti e famiglie.
Una partecipazione più ampia e consapevole dei docenti nei consigli di classe migliora il clima collaborativo, rafforza la comunità educante e rende più efficaci i percorsi di apprendimento.
Consiglio di classe, interclasse e intersezione: definizioni e differenze
- Consiglio di classe: presente nella scuola secondaria di primo e secondo grado.
- Consiglio di interclasse: opera nella scuola primaria.
- Consiglio di intersezione: riguarda la scuola dell’infanzia.
Presidenza del consiglio
La presidenza spetta al dirigente scolastico o a un docente delegato (Art. 5, comma 2, D. Lgs. 297/1994). La delega è una soluzione pratica, poiché il dirigente non può presenziare a tutte le riunioni.
Riferimento normativo
D. Lgs. 297/1994, artt. 5 e 6: compiti e composizione di consiglio di classe, interclasse e intersezione.
Composizione e poteri “variabili” del consiglio
La composizione di ciascun consiglio dipende dall’ordine del giorno. In particolare:
- Valutazione e voti
- Competenza esclusiva dei docenti (Art. 5, D. Lgs. 297/94).
- Non partecipano genitori o studenti.
- Coordinamento didattico e rapporti interdisciplinari
- Riunioni riservate ai soli insegnanti per programmare e integrare le attività.
- Disciplina
- Nei provvedimenti disciplinari che riguardano gli studenti, possono essere presenti anche i rappresentanti degli alunni, in conformità al DPR 249/1998 (Statuto delle Studentesse e degli Studenti).
Approfondimento
Uno studio su un campione di 200 scuole secondarie suggerisce che la condivisione dei criteri di valutazione nei consigli di classe riduce le differenze di giudizio tra i docenti, aumentando la trasparenza del processo valutativo.
Esempio pratico: un consiglio di classe “in azione”
Per comprendere come operi nella pratica un consiglio di classe, immaginiamo una riunione in una classe di scuola secondaria di primo grado:
- Obiettivo: Avviare un progetto interdisciplinare di educazione civica.
- Fasi di lavoro:
- Definizione delle ore e dei contenuti integrabili in ogni disciplina.
- Coinvolgimento delle famiglie, ad esempio attraverso un questionario sulle competenze presenti nel territorio.
- Pianificazione di attività di laboratorio in collaborazione con insegnanti di scienze, storia e geografia.
- Condivisione dei criteri di valutazione adottati dai diversi docenti.
In questo modo, il consiglio di classe agisce come una cabina di regia, coordinando le azioni in un’ottica di lavoro di squadra.
Relazione con il collegio docenti e la sperimentazione
Il collegio docenti definisce le linee strategiche (PTOF, curricoli, scelte educative generali). Il consiglio di classe, di interclasse o di intersezione, più vicino all’attività quotidiana, può:
- Proporre iniziative didattiche innovative.
- Segnalare criticità e proporre soluzioni.
- Raccogliere input da genitori e studenti, favorendo un confronto diretto con la realtà dell’aula.
Esempi di sperimentazione
- Flipped classroom.
- Cooperative learning.
- Robotica educativa.
- Approcci di didattica per competenze.
Proposte di sperimentazione: il ruolo innovativo del consiglio
Grazie all’autonomia scolastica (DPR 275/1999), le scuole possono sviluppare percorsi mirati alle esigenze della comunità studentesca.
In tal senso, i consigli di classe, interclasse e intersezione possono essere il motore di:
- Progetti interdisciplinari: unendo più discipline, si realizzano curricoli personalizzati e flessibili.
- Attività creative: laboratori musicali, artistici o teatrali che stimolino l’espressione personale.
- Percorsi inclusivi: per valorizzare le differenze e prevenire dispersione scolastica.
La funzione disciplinare e lo statuto delle studentesse e degli studenti
Oltre alla programmazione didattica, i consigli hanno competenze in ambito disciplinare. Il DPR 249/1998 (Statuto delle Studentesse e degli Studenti) regola:
- I diritti e i doveri degli alunni.
- Le eventuali sanzioni e la possibilità di ricorso.
- Il coinvolgimento dei rappresentanti degli studenti, per promuovere la democrazia scolastica.
L’autonomia scolastica e il ruolo degli organi collegiali
Con l’entrata in vigore del DPR 275/1999, l’autonomia didattica e organizzativa è diventata un pilastro del sistema scolastico. Ciascun istituto può:
- Strutturare il Piano dell’Offerta Formativa (PTOF) in base alle specificità del territorio.
- Attivare progetti di ricerca e sperimentazione.
- Avviare percorsi di formazione interna per i docenti, sfruttando risorse nazionali ed europee (come il PNRR).
I consigli di classe, interclasse e intersezione, in sinergia con il collegio docenti, sono il luogo ideale per progettare e valutare queste iniziative innovative.
Approfondimento sulla comunità educante: dati e best practice
I consigli non sono solo luoghi di decisione, ma anche di dialogo fra docenti, studenti e genitori. Questa collaborazione definisce la scuola come una comunità educante, orientata alla crescita di ogni alunno.
Best practice
- Open Day con i genitori: permettere alle famiglie di condividere competenze professionali o artistiche.
- Patto di Corresponsabilità Educativa: definire con chiarezza diritti, doveri e comportamenti attesi, firmando un documento condiviso.
- Gruppi di lavoro misti (docenti-famiglie-studenti) per attività legate a educazione civica, prevenzione del bullismo o progetti solidali.
Secondo un’indagine OCSE, le scuole che favoriscono la partecipazione attiva dei genitori ottengono migliori risultati in termini di coinvolgimento degli alunni e abbassano il tasso di dispersione scolastica.
Un rapporto del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) segnala che la formazione dei docenti e i progetti sperimentali co-progettati con le famiglie contribuiscono ad aumentare la motivazione professionale.
Riferimenti normativi principali
- D. Lgs. 297/1994 (Testo Unico), artt. 5 e 6: discipline e composizione dei consigli di classe, interclasse e intersezione.
- DPR 249/1998 (Statuto delle Studentesse e degli Studenti): disciplina dei diritti e doveri degli alunni.
- DPR 275/1999 (Regolamento dell’Autonomia): autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, sperimentazione e sviluppo delle istituzioni scolastiche.
I consigli di classe, interclasse e intersezione sono uno snodo cruciale della democrazia scolastica:
- Coordinano la didattica a livello di singola classe o sezione.
- Valutano il progresso degli studenti, promuovendo l’equità e la trasparenza.
- Gestiscono eventuali provvedimenti disciplinari nel rispetto di diritti e doveri.
- Sperimentano proposte innovative, alimentando una scuola in costante rinnovamento.
Per docenti, dirigenti, famiglie e studenti in formazione, approfondire il funzionamento di questi organi significa contribuire attivamente alla governance scolastica, trasformando la scuola in una realtà partecipata e inclusiva.
I consigli di classe, di interclasse e di intersezione incarnano un vero motore di governance scolastica e democrazia, assumendo un ruolo determinante nella valutazione didattica, nell’innovazione metodologica e nella costruzione di alleanze educative. Promuoverne la conoscenza e la partecipazione significa contribuire al miglioramento continuo dell’istruzione, rendendo la scuola un luogo di condivisione, ricerca e formazione di qualità.




Formazione Docenti
Esplora la complessità delle norme scolastiche attraverso video chiari e concisi. Aggiornati sulle ultime riforme e interpretazioni legislative per una pratica didattica informata.
Connessi per una scuola migliore
Per aggiornamenti legislativi
Video lezioni e tutorial per i Docenti.
Pillole di Legislazione Scolastica.
Ricevi gli aggiornamenti tramite email.
Thank you!
You have successfully joined our subscriber list.